Endodonzia
Stiamo entrando nel “vivo del dente”
Siamo alla cura dei canali interni alle radici, dove normalmente sono contenuti i nervi, le vene e le arterie (la polpa dentaria).
Un trattamento endodontico è costituito essenzialmente da due fasi: lo svuotamento completo del contenuto dei canali delle radici e il loro riempimento tridimensionale mediante un materiale plastico riscaldato.
Il trattamento è reso necessario da una carie che ha raggiunto la polpa viva (quindi si pratica una devitalizzazione), oppure dalla presenza di una polpa morta (necrosi dentale) per trauma o per una vecchia otturazione molto profonda o, ancora, per una carie penetrante presente da molto tempo e in questi casi si parla di terapia canalare; un terzo motivo può essere un dente già devitalizzato ma in modo incompleto, per cui è necessaria una nuova cura canalare (che si definisce ritrattamento endodontico).
Una terapia endodontica corretta è in grado di far guarire questo tipo di lesioni.
Raramente, quando la guarigione non avviene, si deve ricorrere all’asportazione della punta della radice (apicectomia) e del tessuto infetto per via chirurgica.